Cosa abbiamo fatto nel 2015

Cosa abbiamo fatto nel 2015



In Sud Sudan continua la guerra civile, iniziata nel dicembre 2013, ma che ha toccato soltanto marginalmente le zone dove operiamo, salvo le cittadine di Maridi e di Yambio che hanno avuto alcuni problemi di sicurezza, anche gravi, nella seconda metà del 2015. Con l’accordo di pace dell’autunno 2015 tra governo e ribelli si spera che la situazioni migliori nel 2016 anche se, al momento, è scarsamente osservato e si continua a sparare in parecchie zone ma con minore impatto sulla popolazione civile.
Non abbiamo avuto danni a cose o a persone ma la guerra civile ha pesato per altri fattori: il deterioramento delle strade per la mancata manutenzione, la forte svalutazione della moneta locale e la riluttanza da parte di ONG di investire in Sud Sudan. Un solo esempio: un camion carico di materiali da costruzione ha impiegato 3 settimane per arrivare dall’Uganda invece di 3 giorni.


La situazione economica in Italia non ha aiutato: rispetto al 2014 abbiamo avuto una riduzione del 15% nelle donazioni da privati. Ciò, combinato col le minori donazioni da parte di ONG per programmi da noi promossi è risultato nell’invio di aiuti per € 60.008 contro una media annuale di € 99.757 nel decennio 2005/2014.
A Nzara sono stati inviati € 39.008 dei quali € 19.046 da parte di Manos Unidas (ONG spagnola) mentre Rimenze ha ricevuto € 21.000 dei quali € 17.000 provenienti dalle donazioni degli “Amici di Rimenze”, un gruppo di Latina . Non sono stati inviati fondi a Maridi e a Makpandu per scarsità di donazioni e, per la prima località, anche per problemi di sicurezza.
La somma in cassa a fine 2015 (circa € 14.000) è costituita dalle donazioni che abbiamo ricevuto in dicembre.

La scuola primaria di Nzara
E’ stato quasi completato il programma approvato e parzialmente finanziato a fine 2014 da Manos Unidas per l’ampliamento della scuola: sono state costruite 4 aule una delle quali attrezzata con un grande televisore e con un lettore di DVD. Sono stati anche installati panelli solari per elettrificare 4 aule, gli uffici e le sale insegnanti. Il televisore consentirà di proiettare documentari scientifici agli studenti più grandicelli e cartoni animati didattici a quelli delle prime classi.

Lo scopo è di migliorare la conoscenza delle scienze e di ridurre il problema della notevole ripetenza in III e IV elementare causata principalmente dalla scarsa conoscenza dell’inglese (in I e II elementare si insegna in zande, la lingua locale, per poi passare all’insegnamento in inglese anche perché non ci sono libri nella lingua locale).
Quando abbiamo iniziato il programma di ampliamento, nel 2008, la scuola aveva 10 aule e utilizzava anche ambienti di fortuna e 5 capanne col tetto di paglia. Fu sviluppato un “master plan” e, gradatamente, con l’aiuto di Manos Unidas e con finanziamenti provenienti dalla nostra parrocchia e da quella di San Pietro Apostolo (Albano Laziale), la scuola si è notevolmente ingrandita: ora ha 26 aule, molte latrine, un piccolo edificio per gli uffici e 2 sale insegnanti. Gli studenti (scuola materna inclusa) sono passati da 925 nel 2007 a 1.158 nel 2015 e si pensa di raggiungere la piena capacità di circa 1.600 studenti intorno al 2021.


Le borse di studio a Nzara per scuole medie superiori e università
Come negli scorsi anni abbiamo dato alcune borse di studio a insegnanti della scuola di Nzara per partecipare a corsi di aggiornamento presso il Teachers Training College e la Mikese University, ambedue nella vicina Yambio.
A 41 ragazzi e ragazze è stata data una borsa di studio per frequentare la scuola media superiore. Di questi, uno ha dovuto abbandonare gli studi per malattia e 2 ragazze per gravidanza. Le gravidanze indesiderate in adolescenti è una delle piaghe del Sud Sudan, piaga che dipende anche dalla credenza che non fare sesso frequentemente provochi gravi malattie.
Tra le lettere che abbiamo ricevuto dai borsisti c’è quella di Clement Daniel (II° media superiore). E’ orgoglioso di essere il primo della sua classe e scrive “la mia famiglia non ha niente da offrirvi: Dio vi renderà merito per l’aiuto che mi avete dato. Spero possiate darmelo anche in futuro”.

I bambini di Rainbow

Suor Mary con alcuni bambini di Rainbow
L’associazione Rainbow di Nzara aiuta i malati di AIDS, i siepositivi, i loro familiari e gli orfani a causa dell’AIDS. Suor Giovanna Calabria, che aveva fondato l’associazione parecchi anni fa, è stata recentemente trasferita a Gulu, in Uganda, ed ora é Suor Mary Mumbi a “mandare avanti la baracca” che ha molte necessità anche dovute all’aumento di coloro che chiedono aiuto. Nel 2006 gli assistiti di Rainbow, bambini compresi, erano una settantina. Negli anni sono di molto aumentati e nel 2015 i soli bambini, tra i quali molti orfani, sono 320 di cui 115 sieropositivi per la malattia trasmessa dalla madre al momento del parto o durante l’allattamento.
A moltissimi bambini viene pagata la retta scolastica e a molti la divisa. Vi sono anche altre attività per la loro assistenza: una mensa, una piccola casa famiglia per chi non ha proprio nessuno, una scuoletta per chi arriva ad anno scolastico già iniziato, piccoli aiuti finanziari per alcuni orfani e latte in polvere gratuito per i bambini che non possono essere allattati dalle madri. Aiuti indiretti vengono attraverso il microcredito dato alle madri malate di AIDS.
Nel 2015 sono stati inviati a Suor Mary € 13.110 in gran parte provenienti da due gruppi di benefattori di Bologna e di Budrio (BO).
L’educazione scolastica è fondamentale per i bambini di Rainbow: solo con anche un minimo di formazione potranno avere un futuro. Questi bambini se ne rendono conto (per loro, andare a scuola è un privilegio) e ci hanno inviato alcune lettere di ringraziamento ingenue e un po’ sgrammaticate e molti disegni. Alcuni esempi:
·         Cesar Peter Apai, Jackson John Iningo e Clement Mborilindo Charles (III° media inferiore) scrivono una lettera in comune nella quale oltre a ringraziare e chiedere la benedizione di Dio per chi li ha aiutati, fanno presente che farebbe loro piacere continuare gli studi.
·         Joana Dominic, a nome anche di altri studenti, ringrazia e chiede di pregare per loro affinché abbiano buona salute e successo negli esami scolastici.
·         Edward Paite Angelo (II° media inferiore) prega per i suo benefattori che “continuino ad esistere”. Tra le righe si intende che vorrebbe frequentare la scuola media superiore.




La fattoria sperimentale a Rimenze
La fattoria ha due obiettivi: generare reddito per sostenere il Teachers Training College di Yambio (le rette pagate dagli studenti coprono solo in parte i costi della scuola) e insegnare ai contadini di Rimenze tecniche di coltivazione per loro nuove. Per il primo obiettivo, la fattoria è finanziata da Caritas Austria mentre per il secondo dagli “Amici di Rimenze”, un gruppo di Latina a noi collegato. La fattoria è ora di 27 ettari, la maggior parte dei quali destinati a reddito, e i metodi di coltivazione sono strettamente biologici.
Durante il 2015 Suor Rosa (dirige la fattoria) ha frequentato un corso di aggiornamento in coltivazione biodinamica (una branca molto restrittiva di coltivazione biologica) presso l’azienda Agrilatina di Latina.
Sono stati tenuti 10 corsi di formazione alle donne di Rimenze per migliorare le loro conoscenze in fatto di nutrizione e di igiene.

Dieci famiglie sono state istruite sull’allevamento di maiali e, per iniziare la loro attività, hanno ricevuto ciascuna una coppia di maialini e materiale per costruire le porcilaie. Quando i loro maiali figlieranno, ripagheranno quanto ricevuto con una coppia di maialini: ciò consentirà di espandere l’allevamento dei maiali ad altre famiglie. Si spera che questo programma riduca l’attività di bracconaggio (la vietata caccia alle antilopi).
Tre famiglie hanno ricevuto una tettoia in lamiera collegata ad un serbatoio per raccogliere l’acqua piovana e ridurre così il lavoro necessario per andare a prendere l’acqua al pozzo durante la stagione delle piogge. I risultati iniziali sono incoraggianti.
John Tamoata, che riceve da 4 anni una nostra borsa di studio, dovrebbe terminare i suoi studi universitari in agronomia a maggio 2016 e potrà aiutare Suor Rosa nell’attività di formazione dei coltivatori locali. Verrà aiutato da tre uomini che hanno frequentato nel 2015, con nostra borsa di studio, un breve corso di 3 mesi in agronomia.


Il programma di prevenzione della malaria a Rimenze
Suor Joana è ritornata in Myanmar dove si occupa di malati di AIDS e di lebbrosi. E’ stata sostituita da Fratel Christian che continua il programma con ottimi risultati.

Le borse di studio a Rimenze per scuole medie superiori
E’ un programma che “zoppica”. Alcuni ragazzi hanno abbandonato gli studi anche per l’insicurezza delle strade (a Rimenze non c’è la scuola media superiore).


La scuola materna a Rimenze
Nuove latrine nella scuola materna
Ha 121 allievi e continua a funzionare bene. Nel corso nel 2015 sono stati fatti alcuni miglioramenti: l’acquisto di una fotocopiatrice, l’installazione di un serbatoio per l’acqua piovana da 5000 litri, la costruzione di una latrina e l’acquisto di mobili. Parte dei fondi inviati sono stati utilizzati per le spese correnti (stipendi agli insegnanti e alla cuoca, cancelleria, ecc.). Il parroco si è dato da fare e ha ottenuto un finanziamento da una ONG tedesca per fare manutenzione straordinaria a due delle quattro aule della scuola.



La scuola primaria a Rimenze
Sono stati acquistati 60 banchi scolastici: negli scorsi anni i bambini sedevano su dei mattoni o su sgabellini portati da casa.

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