Gli orfani di Rainbow |
Gli orfani di Rainbow
Suor Giovanna, Comboniana, ha fondato anni fa, a Nzara, l’associazione Rainbow per aiutare i malati di AIDS, i loro bambini e i loro orfani. Nel 2006 aiutava circa 70 adulti, mentre nel 2017 sono oltre 700 adulti e 500 bambini. L’aumento è dovuto principalmente al fatto che da qualche anno sono disponibili nella zona le medicine per curare l’AIDS. Di conseguenza i malati sopravvivono (nel 2006 morivano dopo 3-12 mesi) e hanno una buona ragione per uscire allo scoperto nonostante l’emarginazione sociale da parte della comunità e, a volte, anche da parte delle loro famiglie. Quando non c’erano le medicine arrivavano a Rainbow quando erano quasi nello stadio terminale. La mortalità per AIDS ha causato moltissimi orfani di uno o entrambi i genitori. Gli orfani, in quella zona, non vivono in orfanotrofi ma sono accuditi da parenti o anche da vicini di casa. Ciò non significa che se la passino bene: a volte vengono accolti per altruismo o per strette relazioni parentali (nonni e genitore che ancora è vivo) ma nella maggior parte dei casi si tratta di avere in casa un ragazzo che può lavorare e che viene trattato abbastanza male. Non sono schiavi, ma ci manca poco.
Rainbow fa tante cose: cure mediche, un pasto settimanale per oltre 700 persone, latte in polvere per lattanti se la madre ha l’AIDS, consulenza sociale e spirituale per i malati, corsi di formazione per ridurre i rischi di contagio, formazione per imparare un lavoro artigianale, distribuzione di cibo nutriente, attività di microcredito, assistenza domiciliare ai malati gravi e anche assistenza agli orfani a causa dell’AIDS. Per quest’ultima attività vengono date borse di studio per invogliare chi si cura dell’orfano a mandarlo a scuola (scuola materna, elementare o media inferiore). Il costo della borsa è minimo e comprende la retta scolastica ed una divisa scolastica.
E’ dal 2007 che ci facciamo carico di inviare la somma necessaria per queste borse di studio: inizialmente gli orfani da assistere erano un centinaio ma nel 2016 erano 325 e si prevede di averne oltre 350 nel 2017. Ci facciamo carico anche di assistere un centinaio di lattanti per evitare che vengano contagiati dalla madre.
Occasionalmente inviamo altri fondi a Suor Mary (che ha sostituito recentemente Suor Giovanna) su specifica richiesta dei donatori. Abbiamo anche partecipato ad un programma finanziato principalmente dal Comune di Roma e da Economia Alternativa, una Onlus romana, per potenziare i servizi resi da Rainbow agli ammalati di AIDS.
Abbiamo aiutato Suor Giovanna scrivendo un paio di programmi (formazione di 2 persone per “counseling” e incremento dell’attività di microcredito) che sono stati poi finanziati da Economia Alternativa.
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